Sono incazzata. Davvero. Sto scrivendo dal computer del dipartimento di asia orientale e sono incazzata. Mi sveglio alle 5.45, mi vesto, anche se vorrei tanto girarmi dall'altra parte e vengo a lezione. Il docente non c'è. Ha sospeso la didattica per protestare contro la legge 113. Anche a me non piace quella legge, ma se si sospende la didattica sarebbe il caso di avvisare gli studenti come fatto dalla facoltà di scienze di Verona.
I motivi sono giusti per carità. Ma io voglio scegliere. Se perdere ore di insegnamento per marciare in corteo o dissentire continuando a frequentare le lezioni. Intanto sicoramente questa lezione la dovremo recuperare. E quando, vista la scarsità endemica di aule che Cà Foscari soffre da anni? Dopo Natale ovvio, durante la settimana che ci serve per l'ultimo ripasso prima della sessione d'esame. Stai fresco.
Non dico che non si debba protestare, ma l'istruzione è un diritto garantito dalla Costituzione e va rispettato. Ci si lamenta perchè il governo non lo fa e poi ci si comporta allo stesso modo? Non è portando in giro bare finte che si risolvono i problemi. E se è vero che questa riforma toglie mezzi a un sistema già in equilibrio precario, l'università andrebbe comunque riformata. Tornando ai vecchi cinque anni ad esempio e punendo quei membri del corpo docente che non sono mai reperibili non rispondono alle mail degli studenti o "l'esame lo dovete fare al primo appello tutti perchè non ho voglia di venire a luglio a rompermi i coglioni per due persone."
E smettetela di fare paragoni con i college americani: lì il sistema è diverso sin dalle elementari. E sarà vero che si paga molto di più per studiare, ma se hai i meriti ti viene garantita la possibilità di accedere a borse di studio all-inclusive, e lì sì che si può fare ricerca.
Qua le borse di studio le vincono i figli di professionisti che mentono sulla dichiarazione dei redditi. In America, ma non solo là, è molto più difficile evadere il fisco.
Ma si sa, in Italia a essere premiati e farla sempre franca sono i cosiddetti "furbetti del quartierino".
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martedì 28 ottobre 2008
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